Federico Pagliuca, CEO di iRealtors, ci racconta la sua exit

iRealtors raggiunge l’exit, motivo di orgoglio per Grownnectia.

Nei nostri ultimi articoli abbiamo parlato di Company Creation, come avviare una startup nel migliore dei modi e delle 7 migliori piattaforme di crowdfunding.

Nell’articolo di oggi vogliamo parlarti di una exit effettuata da una delle startup seguite dalla nostra azienda Grownnectia e che è stata una enorme soddisfazione per tutto il nostro team, momenti di grande motivazione che ci danno il giusto stimolo per proseguire in questo percorso di supporto a favore delle startup. I nostri programmi, sono rivolti a tutte quelle startup che vogliono posizionarsi sul mercato e crescere fino a raggiungere i risultati sperati, con sacrificio e costanza.  La nostra buzz world è “growth”.

iRealtors, fondata da Federico Pagliuca e seguita strategicamente dalla nostra azienda, ha iniziato una nuova avventura: è stata appena acquisita da Relabora!

Relabora è la società del gruppo Hgroup, specializzata nei servizi tecnologici dedicati al mondo immobiliare, che grazie a iRealtors implementa e completa la gamma di servizi dedicati ai professionisti del Real Estate consentendo mediante un’unica App:

– la sottoscrizione a distanza della modulistica,

-l’adempimento delle formalità in materia di privacy e antiriciclaggio,

-l’accesso alle visure on line e la creazione di un archivio digitale e molto altro ancora.

Ma ora veniamo all’intervista a Federico Pagliuca, CEO di iRealtors, che ci racconta come è arrivato in un anno dal fondare Irealtors alla exit!

Intervista a Federico Pagliuca 

1. Complimenti per il risultato raggiunto. Partendo dal tuo successo, vorrei chiederti com’ è nata l’idea?

In Italia la professione dell’Agente immobiliare non è mai stata caratterizzata da molta tecnologia, dopo aver maturato molta esperienza nel settore e dopo aver collaborato con l’estero – Principalmente Usa e UK- ho capito che qualcosa doveva cambiare anche da noi. Notavo come in America, tra gli agenti immobiliari, la contrattualistica digitale era una metodologia assimilata ed utilizzata quotidianamente, scambiarsi documenti da San Francisco a New York in pochi click era scontato e usuale. Inoltre notavo che tecnologie simili si erano già affermate in altri settori come quello Bancario e assicurativo, mancava solo nel Real Estate e così nasce l’idea di creare iRealtors.

2. Come in tutte le startup, credo che anche tu, durante il tuo percorso di sviluppo del tuo progetto di business, hai incontrato alcune difficoltà. In proposito ci puoi raccontare quali sono le difficoltà più grandi che hai dovuto affrontare?

Quando si parte con un progetto importante ed ambizioso si è sopraffatti dall’entusiasmo e dalla voglia di creare qualcosa di grande. Questi elementi, se non controllati correttamente, possono far spostare il focus iniziale, fondamentale per il successo della startup. La principale difficoltà è stata la creazione del team, trovare figure specifiche che abbiano professionalità, serietà e forte motivazione non è facile. Bisogna essere bravi a far vivere un sogno, che passo dopo passo cresce e diventa sempre più reale. Noi siamo partiti con un team misto tra figure interne e figure esterne. Durante lo sviluppo e la crescita del business ci siamo accorti che così impostato non ci permetteva di essere pianamente efficienti per la scalabilità del business, così siamo dovuti correre ai ripari ed aggiustare il tiro. Non è stato facile, ma ci siamo riusciti e questo ci ha permesso di replicare e scalare velocemente.

3. IRealtors in cosa si distingue rispetto alle altre aziende di questo settore? Parlaci del progetto

E’ la prima startup in Italia che ha dematerializzato la carta, fornendo un servizio digitale per la creazione e la sottoscrizione della contrattualistica e modulistica immobiliare, sia in locale che in remoto. Abbiamo creato un sistema che abbatte le distanze e le barriere, certifica le transazioni e arricchisce l’immagine dell’agente immobiliare.

4. Lungo il percorso hai incontrato Massimo Ciaglia, startup coach e mentor. In che modo ti è stato di supporto?

Massimo è un ottimo professionista con un bagaglio di esperienza che pochi hanno, dal primo giorno ho capito subito che poteva fare la differenza nella mia startup. Massimo e il suo team mi hanno supportato e sostenuto nella riorganizzazione del business, dal team alla parte IT passando per le strategie di marketing. In pochi mesi siamo rinati e devo dire che grazie al supporto ricevuto, i risultati sono stati da subito evidenti, prima come crescita del business e poi come exit.

5. Ad oggi quali sono i prossimi passi da compiere?

Confucio disse: Scegli il lavoro che ami e non lavorai mai un giorno”. Ho fatto mia questa frase, amo il mio lavoro, amo essere un imprenditore e fare startup. Sono già al lavoro su nuovi progetti B2C che a breve svelerò.

6. Un ultimo consiglio a tutte le startup per affrontare ogni passo in questo meraviglioso ecosistema?

Le difficoltà sono molte, il percorso è lungo e pieno di insidie. Il consiglio che do è di non mollare mai, credere in quel che si sta facendo, compiendo ogni passo con la determinazione e la passione che contraddistingue uno startupper di successo.

Federico nel ringraziarti dell’intervista ti facciamo il nostro più caro in bocca al lupo per i tuoi prossimi progetti augurandoci di averti ancora a bordo!

        Lucia Picardo

Se anche tu hai un’idea nel cassetto e come Federico Pagliuca vuoi strutturarla e farla crescere con metodo

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